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Temi di discussione:

Per scrivere a Lelio Lagorio: leliolagorio@tiscali.it
 

Euromissili prima tappa del New Deal italiano

a decisione italiana di installare gli euromissili (1979) segn� una svolta nella politica nazionale e demiurgo della scelta fu il PSI. Ma fu solo l'inizio del New Deal italiano che si svilupp� infatti negli anni seguenti con altre innovazioni nella poltica estera, interna ed economico-sociale del Paese. Lo ha detto l'on.Lelio Lagorio al seminario sugli euromissili tenutosi a Roma il 6 dicembre 2007 nella Sala Zuccari del Senato della Repubblica. Tale seminario si � svolto dopo la presentazione dell'archivio delle carte di Craxi che, collegato agli archivi on-line del Senato, � ora a disposizione del pubblico. Ha introdotto il presidente del Senato on.Franco Marini e, dopo l'intervento di Lagorio, sono seguite le relazioni dei professori Piero Craveri e Leopoldo Nuti. Alleghiamo il testo del discorso dell'on.Lagorio.

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Calamandrei o La Pira
Due riformisti con radici, cultura e storia diverse.
Non potevano militare nello stesso partito.


i � svolto a Firenze il 29 settembre 2007 il �Forum della sinistra riformista : La rivoluzione delle idee�, promosso dal Gruppo SDI del Consiglio Regionale della Toscana (Grand Hotel Baglioni, Sala Michelangelo affollata di pubblico). Lelio Lagorio ha tenuto una breve relazione sul tema �Calamandrei o La Pira�. Erano due riformisti diversi, ha detto, non avrebbero mai potuto militare nello stesso partito. L�accoglienza dell�uditorio � stata molto calorosa e da pi� parti � stata chiesta la pubblicazione del discorso. Alleghiamo il testo stenografico dell�intervento di Lagorio

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Craxi. Una vita. Un'era politica.
Come e perch� fall� la riunificazione socialdemocratica delle sinistre italiane - Il �partito democratico� non � una risposta adeguata

l libro di Massimo Pini � �Craxi. Una vita, un�era politica�, Mondadori, 2006 � � stato presentato a Firenze per iniziativa della Presidenza del Consiglio Regionale della Toscana (Auditorium della Regione 22 gennaio 2007). In una sala particolarmente affollata hanno parlato il presidente del Consiglio Regionale on.Riccardo Nencini, Lelio Lagorio e il prof.Giovanni Bechelloni dell�Universit� di Firenze. Ha concluso Massimo Pini. Alleghiamo il testo dell�intervento di Lagorio.
 

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Calamandrei e i giovani
Calamandrei e i giudici
Calamandrei e il socialismo
 


er il 50� anniversario della morte di Piero Calamandrei (settembre 1956 / settembre 2006) si sono svolte a Firenze varie manifestazioni commemorative. L�Universit� degli Studi, nell�aula magna del Rettorato, ha proiettato (e commentato) soprattutto per i giovani delle scuole medie e superiori un film sulla vita e le opere di Calamandrei, curato da Giovanni Errera. Il Comune di Firenze assieme al Gabinetto Scientifico Letterario �G.P.Vieusseux� ha promosso (Palazzo Vecchio, Salone dei Duecento) un convegno di studi su �Calamandrei tra impegno politico e passione civile�. La Fondazione Circolo Rosselli ha tenuto (Auditorium della Cassa di Risparmio di Firenze) un incontro su �Calamandrei politico, fiorentino, europeista�. In allegato trascriviamo i discorsi, tenuti nelle tre manifestazioni fiorentine, da Lelio Lagorio che � l�ultimo degli assistenti universitari di Calamandrei.

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Ci vorrebbe un nuovo Midas
 


l quotidiano "Il Giornale della Toscana" ha chiesto a Lelio Lagorio un commento sul 30� anniversario della svolta socialista dell'hotel "Midas". Lo scritto � stato pubblicato come articolo di fondo nella edizione di domenica 9 luglio 2006. Ne alleghiamo il testo

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Dal Midas alla diaspora
Quale futuro per il socialismo italiano?
 


i avvicina il 30� anniversario del famoso Comitato Centrale del PSI, svoltosi all�Hotel Midas di Roma nell�estate del 1976. Si tratta dell�assise da cui ebbe vita il nuovo corso socialdemocratico e riformista della politica socialista. Per l�occasione il quotidiano �Avanti!�, a cura del suo direttore Fabio Ranucci, ha aperto un dibattito per chiedere un giudizio sugli eventi del mondo socialista italiano da allora ai giorni nostri. I primi ad intervenire sono stati De Michelis, Formica e Lagorio. In allegato trascriviamo lo scritto di Lagorio.

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Gli italiani in Medio Oriente
Libano, Israele, Palestina, forniture d'armi
Obiettivi e difficolt� di una potenza regionale
"Caso Sigonella" e riflessi di Tangentopoli


n una conversazione col dott. Matteo Gerlini, collaboratore del Dipartimento di Studi sullo Stato dell'Universit� di Firenze che sta conducendo uno studio sulla politica estera italiana negli Anni Ottanta, l�onorevole Lelio Lagorio � tornato su alcuni temi gi� toccati nelle sue pi� recenti pubblicazioni: spedizione militare nel Libano, forniture di materiale bellico in Medio Oriente, obiettivi e difficolt� dell�Italia come potenza regionale, relazioni con Israele e Palestina. Nel colloquio c�� stato spazio anche per alcune riflessioni sul �caso Sigonella�, sulla ruggine derivata nei rapporti Italia-USA e sui riflessi su Tangentopoli. La conversazione ha avuto luogo il 25 e il 31 gennaio 2006. Ne alleghiamo il testo.

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1980. La svolta che mut� l'Italia


'ultimo libro di Lagorio ("L'ora di Austerlitz") sta suscitando notevole interesse. La rivista culturale fiorentina "Il Governo delle Cose" diretta da Franco Cardini ha intervistato l'Autore a cura di Gianni Conti. In allegato pubblichiamo il testo della conversazione (numero di Dicembre 2005 della rivista).

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Falce e Martello. Comunismi e comunisti.
Un dibattito sul comunismo italiano


ue libri recenti di Franco Andreucci ("Falce e Martello", ed. Bononia) e di Adriano Guerra ("Comunismi e comunisti", ed. Dedalo) hanno affrontato il tema complesso della identit� e del ruolo del partito comunista italiano. Le due opere sono state contestualmente presentate al Senato, Aula di Via Santa Chiara, a cura della Fondazione Gramsci e della Fondazione Nenni (29 novembre 2005). Moderati da Giuseppe Vacca e Giuseppe Tamburrano ne hanno discusso Rino Formica e Lelio Lagorio (tradizione socialista) e Umberto Ranieri e Antonio Rubbi (tradizione comunista). Pubblichiamo in allegato una sintesi dell'intervento di Lelio Lagorio.

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Il secolo della socialdemocrazia


a rivista trimestrale di discussioni e confronti "DOC. TOSCANA - Pensieri e fatti di qualit� per l'Europa delle Regioni" (direttore Riccardo Monni, editore Le Lettere, Firenze), nel suo numero 17 di ottobre-novembre 2005 ha dedicato una sezione del fascicolo ai giovani di oggi che sanno poco della politica italiana. La sezione � intitolata "Politica, cultura, costumi: c'� chi pensa di guardare indietro, ma com'erano davvero quegli anni?". Vengono pubblicati quattro scritti dedicati al partito comunista (on. Giulio Quercini), alla democrazia cristiana (on. Ivo Butini), al partito socialista (on. Lelio Lagorio) e alle forze laiche (on. Francesco Colonna). Sono quattro saggi panoramici sulla storia e sui risultati dei principali protagonisti della vita repubblicana. Trascriviamo in allegato lo scritto di Lagorio.

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Nel quarto anniversario delle Torri Gemelle

l "Giornale della Toscana" nella edizione del giorno 11 settembre 2005 ha pubblicato in prima pagina uno scritto di Lelio Lagorio col titolo "Con gli Stati Uniti senza ambiguit�". L'Autore sostiene che con il grande attentato in America � cominciata la nuova Grande Guerra del nostro tempo. Trascriviamo in allegato il testo dell'articolo.
 

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Riunificazione socialista
Uniti a sinistra, s�,  ma in quale sinistra?

elio Lagorio � intervenuto nel dibattito aperto dal quotidiano "Avanti!" sul progetto di unificazione delle forze socialiste oggi disperse (edizione del 14 settembre 2005, sulla intera prima pagina). L'Autore concorda che un buon partito socialista non pu� che collocarsi a sinistra nella lotta politica ma sottolinea le contraddizioni e le insufficienze dell'attuale schieramento della sinistra italiana. Alleghiamo il testo dell'articolo..
 

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Il socialismo tricolore

n un articolo per il quotidiano �Avanti!� Lagorio
riesamina un filone della cultura socialista
 

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L'attentato a Papa Wojtyla

l settimanale �Avanti! della domenica� che gli aveva chiesto che cosa avesse da dire sull�attentato del 1981 al pontefice Giovanni Paolo II, avvenimento tornato improvvisamente sulla stampa nazionale, Lagorio ha risposto con l�articolo che pubblichiamo in allegato
 

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Che cosa sono stati gli anni Ottanta
I mutamenti di politica estera e la svolta di politica militare.
Il ruolo di Craxi


l ruolo di Bettino Craxi nella politica estera italiana e nella vita del socialismo europeo � stato al centro di un convegno internazionale promosso dalla Fondazione presieduta da Stefania Craxi (Milano, Palazzo delle Stelline, 29 gennaio 2005). Era la prima volta, dopo oltre dodici anni, che Milano tornava ad essere una sede per Craxi. Una grande folla ha seguito i lavori dell�assise presieduta da Carlo Tognoli. Massiccia presenza dei media. Quasi assente la nomenclatura politica di oggi. Gli interventi delle istituzioni (il sindaco Albertini, il presidente della Provincia Penati, il presidente della Lombardia Formigoni) non sono stati saluti di circostanza ma vere e proprie relazioni politiche che hanno sottolineato il rilievo di Craxi nella storia italiana. Qualche contestazione ha animato l�inizio dei lavori. Relatori: Sergio Romano, Gaetano Quagliariello, Piero Craveri e docenti di Universit� italiane, americane, britanniche, francesi, tedesche e spagnole. Testimonianze di Renato Ruggiero, Antonio Badini, Antonio Ghirelli, Carlo Ripa di Meana e Lech Walesa, presidente di Solidarnosc negli Anni Ottanta. Alle conclusioni � intervenuto il Presidente del Consiglio Berlusconi. Una delle testimonianze � stata quella di Lelio Lagorio che � intervenuto sul tema �La svolta di politica estera e militare�. Pubblichiamo in allegato il resoconto stenografico del discorso.

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Perch� � caduta la Prima Repubblica
 

n una conversazione con Corrado Luschi, direttore del giornale livornese "Darsena Toscana" (20 novembre 2004) Lelio Lagorio - parlando del suo libro "L'Esplosione. Storia della disgregazione del PSI" (vedi alla voce Pubblicazioni) - ha riassunto le sue tesi sulle cause della rovina del sistema politico italiano nei primi Anni Novanta e sulla scomparsa dei partiti, in particolare del PSI. Pubblichiamo in allegato l'intervista alla quale il giornale livornese ha riservato il titolo: "Ho ritrovato un socialista che si chiama Lagorio". 



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La Pira, s� ma...
 

el quadro delle iniziative per il centenario della nascita di Giorgio La Pira, il quotidiano fiorentino "La Nazione" il 24 Dicembre 2004 ha dedicato un voluminoso inserto speciale alla figura dell'uomo che ha dominato a lungo la vita civile a Firenze e segnato in profondit� il mondo cattolico. Nel dossier - intitolato "Giorgio La Pira 1904-2004: L'utopia � diventata realt�" - sono fra l'altro raccolte le testimonianze di alcuni esponenti della cultura e della politica che hanno conosciuto personalmente La Pira: dal Cardinale Silvano Piovanelli a Maria Romana De Gasperi figlia del leader trentino Alcide De Gasperi, ai senatori a vita Giulio Andreotti e Mario Luzi. Nell'inserto � ricompreso anche uno scritto di Lelio Lagorio che subentr� a La Pira nella carica di Sindaco di Firenze e si trov� ad amministrare la citt� nel vivo di una lotta politica particolarmente accesa, proprio come conseguenza della drammatica caduta di La Pira. La testimonianza di Lagorio � intitolata: "Il suo successore a Palazzo Vecchio. L'equilibrismo delle alleanze con lo 'spettro' dei comunisti". In allegato trascriviamo il testo di Lagorio. 


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Quando e come i post-comunisti entrarono
nell�Internazionale Socialista
La promessa tradita dell�Internazionale
 

l PDS � entrato nell�Internazionale Socialista nella tarda estate del 1992. Aveva presentato la domanda due anni prima. La sua ammissione venne deliberata dal congresso dell�Internazionale svoltosi a Berlino dopo che i due partiti socialisti italiani (PSI e PSDI) gi� facenti parte dell�Internazionale avevano dato il loro parere favorevole all�ingresso del PDS. Senza tale parere l�ammissione sarebbe stata negata. Al momento dell�ingresso del PDS il congresso dell�Internazionale si fece garante che le ostilit� e le polemiche fra i partiti di sinistra in Italia sarebbero cessate e prese impegno di intervenire se ci� non fosse accaduto.
Le ostilit� invece ripresero s�bito e l�Internazionale non ha mai mantenuto la sua promessa.
Il testo che segue � la ricostruzione degli eventi fatti da Lelio Lagorio per la rivista �Le Ragioni del Socialismo� di Emanuele Macaluso (III, 30, 1998). Dall�estate del 1992 Lagorio era responsabile della Sezione Esteri della segreteria nazionale del PSI. La lunga testimonianza resa alla rivista di Macaluso conserva interesse perch� contiene notizie ancora poco note sulle vicende politiche del terribile 1992, sulle tensioni interne al PSI minacciato di dissoluzione e sul ruolo svolto dal gruppo dirigente del PDS in contrasto con le direttive dell�Internazionale Socialista. Le responsabilit� dell�Internazionale nella crisi conclusiva della sinistra italiana emergono in tutta evidenza.



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L'Italia � una media potenza? 
Le illusioni costose del passato e le incerte prove dell'epoca repubblicana - I dinamici anni Ottanta e i problemi di oggi
 

l 16 maggio 2002, per iniziativa dell'Istituto Studi Ricerche Informazioni Difesa (ISTRID), nell'aula Montezemolo del Centro Alti Studi della Difesa (CASD), l'onorevole Lelio Lagorio, ministro della Difesa negli Anni Ottanta, ha tenuto una conferenza sul tema: "Riflessioni di politica estera e militare. Quando l'Italia reag� all'accerchiamento e lo "scudo spaziale" mise fine alla guerra fredda. E oggi?". La relazione di Lagorio sar� pubblicata, in sintesi, dalla rivista "ISTRID" di Roma (www.istrid.difesa.it) e da "Studi Piacentini", rivista dell'Istituto storico della Resistenza e dell'et� contemporanea di Piacenza. Pubblichiamo in questo dossier web uno stralcio della conferenza.


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Ascesa e caduta del PSI 
Da De Martino a Craxi

n un libro che sar� ultimato nel corso del 2003 ("Dal Garofano alla Rosa"), Alessandro Silvestri, giovane ricercatore pisano, ricostruisce le vicende del PSI nell'ultimo quarto del XX secolo e vi inserisce una serie di ricordi personali di militante socialista negli anni della ascesa e poi della caduta del PSI. Nel libro sono raccolte alcune interviste con alcuni protagonisti della lotta politica di quel tempo. A Lelio Lagorio lo studioso ha posto cinque domande: 1�) Come e perch� a met� degli Anni Settanta il PSI elesse Craxi alla segreteria del PSI; 2�) Quale fu il vero significato politico della scelta che il PSI fece di salvare la vita di Aldo Moro; 3�) Un giudizio sui rapporti fra PSI e Pertini; 4�) La crisi degli euromissili e il caso Ustica; 5�) L'opera di Craxi come presidente del Consiglio. Pubblichiamo in anteprima l'intevista.


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Invadere l'Iraq? 

 

l "Giornale", nella edizione di gioved� 13 febbraio 2003 ha pubblicato l'intervista che la redattrice Camilla Marotti ha registrato con Lelio Lagorio il giorno 11 febbraio 2003. Il ministro della Difesa dei cruciali anni Ottanta ha espresso le sue opinioni e riserve sulla progettata invasione dell'Iraq ed ha commentato l'iniziativa di Francia e Germania e la posizione del governo italiano. Lagorio si dichiara per la pace ma si trova a disagio con i pacifisti a senso unico. Trascriviamo qui l'intervista.



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A cinquanta anni dalla morte di Stalin 
Eroe negativo ma uomo politico di prim'ordine - Allievo e continuatore di Lenin costru� un impero fondato sul terrore - Indicava grandi traguardi al mondo ma la storia ha dimostrato che era tutto un errore - L'inutilit� di un gigantesco sacrificio umano


l 1� marzo 2003 a Firenze, nella Sala Michelangelo del Grand Hotel Baglioni, si � svolto un convegno sulla figura e l'opera di Giuseppe Stalin nel 50� anniversario della sua morte. Nel corso del Convegno si � tenuta una tavola rotonda moderata dal direttore del quotidiano "Il Giornale della Toscana" Riccardo Mazzoni. Vi hanno partecipato il senatore Paolo Guzzanti, presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul "Dossier Mitrokhin", l'onorevole Lelio Lagorio e la professoressa Elena Dundovich dell'Universit� di Firenze. Il quotidiano "Il Giornale" nella sua edizione toscana del 3 marzo 2003 ha pubblicato una sintesi dell'intervento di Lagorio. Trascriviamo il pezzo.

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Dopo la guerra in Iraq
La nuova strategia mondiale degli Stati Uniti - L'ONU va riformata, altrimenti si disintegrer� - Gli errori e la debolezza della sinistra italiana


l 27 aprile 2003 sulla prima pagina dell' "Avanti! della domenica" � uscito un commento di Lelio Lagorio sul dopo-Iraq. Per l'autore occorre ormai prendere atto che dopo l'11 Settembre gli Stati Uniti hanno impostato una nuova strategia mondiale in base alla quale gli Stati dispotici, se divengono minacciosi verso l'esterno, saranno estirpati. L'ONU, quale essa � oggi, non � in grado di affrontare i problemi che scaturiscono dalla nuova strategia americana e non pu� aspirare ad essere la guida del mondo. L'ONU va perci� riformata, altrimenti si disintegrer�. Nella vicenda Iraq la sinistra italiana ha dimostrato tutta la sua debolezza illudendosi sia sul ruolo dei movimenti pacifisti sia sul quadrilatero costituito durante la crisi tra Francia, Germania, Russia e Cina.
Il testo di Lagorio e' qui riprodotto in appendice.

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Torniamo alla proporzionale
E' nata A. PRO una associazione che intende essere una forza di pressione per la modifica della legge elettorale - Nei programmi del nuovo sodalizio un congresso di studi, un progetto di legge di iniziativa parlamentare e una proposta di iniziativa popolare.


stata costituita a Roma l' "Associazione per la proporzionale - A.PRO", un sodalizio a carattere nazionale che ha lo scopo di promuovere e difendere il sistema elettorale proporzionale. Sulla iniziativa l'on. Lelio Lagorio, che fa parte del Comitato Promotore dell'A.PRO, ha scritto un commento pubblicato dal quotidiano "Il Giornale" nella edizione del 29 aprile 2003 col titolo "Quelli che difendono il proporzionale".
Riproduciamo in allegato il testo anzidetto.

Per contattare l'Associazione A.PRO:
- 06100 Perugia, via Mario Angeloni 47 (tel. e fax 075.5007041): senatore avv. Giorgio Cas�li

- 46100 Mantova, via Sant'Anna 1 (tel. e fax 0376.362864)
senatore Gino Scevarolli


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La lotta fra PSI e PCI negli anni Ottanta
Il contrasto fra i due partiti della sinistra italiana invest� i temi cruciali della vita del Paese.

istema monetario europeo, superamento del marxismo, nuovo centro-sinistra contro "compromesso storico", caso Moro, euromissili, attivismo internazionale anche fuori dal quadro ONU, spese militari, meriti e bisogni, scala mobile: la contrapposizione fra socialisti e comunisti si estese in ogni campo e accese un duro dibattito in Parlamento e nel Paese. 
- Oggi pochi amano ricordare che in quella lunga lotta la generazione socialista raccolta attorno a Craxi ebbe la meglio, il PSI divenne il partito della modernizzazione e fu l'arbitro della politica italiana, mentre il PCI anche nella versione eurocomunista di Berlinguer rest� prigioniero di antichi errori e pregiudizi 
- Lelio Lagorio rievoca quella stagione di lotte politiche in una intervista rilasciata nel giugno 2003 alla studentessa pesarese Eliana Lulani che ha interpellato il parlamentare socialista mentre preparava la sua tesi di laurea sulla questione degli euromissili. Nell'intervista Lagorio non nasconde che fra i movimenti pacifisti di allora c'erano anche importanti correnti cattoliche e socialdemocratiche ma non nasconde neppure che fra i corifei dell'antiamericanismo, mobilitati allora come sempre in gran forza, c'erano alcuni settori che risultarono in s�guito assai contigui all'azione di disinformazione promossa dall'Est europeo. L'intervista si chiude col racconto di un episodio poco noto del contenzioso fra l'Italia e la Libia quando il governo di Tripoli lanci� due missili contro Lampedusa 
- Pubblichiamo in allegato il testo dell'intervista.


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L'8 settembre e le forze armate
Disastrosa gestione dell'armistizio - Come e quando � iniziata la Resistenza - Riconoscere alle Forze Armate il loro ruolo essenziale


Firenze, il 24 ottobre 2003, nell�aula magna dell�Istituto Agronomico per l�Oltremare (Ministero degli Affari Esteri), sotto l�alto patronato del Presidente della Repubblica e col patrocinio del Ministero per i Beni e le Attivit� culturali, si � svolta una giornata di studi sull�8 Settembre 1943 e il ruolo delle Forze Armate Oltremare. Promotori il Comitato nazionale per la celebrazione delle forze armate nella guerra di Liberazione (presidente il senatore gen. Luigi Poli) e il Centro universitario di studi strategici e internazionali di Firenze (presidente il professore Umberto Gori). Alta partecipazione di pubblico, folta presenza di ufficiali e cadetti, dodici relazioni e vivace dibattito. Le conclusioni sono state affidate a Lelio Lagorio che ha sottolineato sei punti. 1�) A iniziare la Resistenza furono le forze armate regolari; 2�) La loro lotta fu essenzialmente nazionale; 3�) Il 25 luglio e il governo militare; 4�) La gestione dell�armistizio; 5�) Il turbamento delle coscienze; 6�) La memoria dei vinti. Pubblichiamo in allegato una sintesi del discorso di Lagorio.

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Tornare alla proporzionale. S�, ma perch�?
In un articolo sull��Avanti!� le ragioni e gli
obiettivi della riforma elettorale

l quotidiano �Avanti!� nella sua edizione del 13 novembre 2003, in prima pagina col titolo �Ritorno alla proporzionale, un rimedio contro le ali�, ha pubblicato uno scritto di Lelio Lagorio, che ha firmato come componente del Comitato promotore della Associazione per la proporzionale. L�autore propone il ripristino del sistema elettorale proporzionale ma si chiede a che cosa deve servire la riforma: regolare meglio i rapporti all�interno delle coalizioni esistenti? oppure modificare gli attuali schieramenti favorendo intese politicamente pi� omogenee? Riproduciamo l�articolo.

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Il terrorismo � il nuovo Hitler
Dopo la strage degli italiani in Iraq - Il risveglio del sentimento nazionale - Difficolt� della sinistra e responsabilit� dei riformisti - I Turati e i Giolitti che non ci sono


n una intervista al quotidiano "Il Giornale" (edizione toscana, 27 novembre 2003) Lelio Lagorio analizza le reazioni della opinione pubblica dopo la strage di Nassiriya, commenta le riserve e le distinzioni emerse nel dibattito nazionale, ricorda che anche nei confronti di Hitler ci fu per molti anni, in molti ambienti, la stessa dubbiosa risposta. Pubblichiamo in allegato la conversazione con Lucia Bigozzi.

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Resistenza - PCI - Riformismo
Revisione storica e prospettive


ue libri - Ugo Finetti, "La Resistenza cancellata" e Emanuele Macaluso, "50 anni nel PCI" - sono stati l'occasione in due manifestazioni a Pisa e a Livorno per una discussione a pi� voci su alcuni temi caldi del dibattito nazionale. Sul volume di Ugo Finetti lo scambio di opinioni si � concentrato sul significato e sui miti della Resistenza, sul vero ruolo delle forze politiche e militari nella lotta contro i tedeschi, sulla interpretazione ideologica che � prevalsa in Italia. Il libro di Macaluso ha consentito di fare luce in parte nuova sul contributo che il PCI ha dato allo sviluppo del Paese e sui limiti della sua azione (si � detto in proposito che "il PCI � stato una risorsa ma anche un problema per la democrazia italiana") e di commentare vicende e prospettive della sinistra riformista. In allegato pubblichiamo il sommario-stampa delle due relazioni di Lelio Lagorio. Il suo intervento per il libro di Finetti verr� integralmente pubblicato in un numero speciale della rivista "Critica Sociale" di Milano.

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Il sistema bipolare non si addice all'Italia
Necessit� di una forza centrale di equilibrio


Roma, dal 10 al 13 maggio 2004, si � svolto il �Forum della Pubblica Amministrazione�, promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri con l�alto patrocinio del Presidente della Repubblica. Nell�ambito del Forum si � tenuta una tavola rotonda su �Sistemi elettorali e nuovi assetti costituzionali�, introdotto e moderato dal Ministro della Funzione Pubblica Luigi Mazzella. Pubblichiamo in allegato un sommario della relazione di Lelio Lagorio. Al centro del suo intervento Lagorio ha posto il quesito se in un Paese come l�Italia, che per 150 anni ha convissuto con un sistema fondato sul ruolo equilibratore delle forze centrali dello schieramento politico, sia giusto conservare il vigente sistema elettorale maggioritario che cancella ogni funzione delle forze di centro. La risposta data dall�oratore � �no�. E� seguita la illustrazione delle proposte della �Associazione per la proporzionale�.

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Ci vorrebbe un nuovo Giolitti
Che cosa � ancora vivo del giolittismo - L'esperienza della DC di De Gasperi e i traguardi possibili del socialismo di Craxi 
 

el corso di un dibattito sul libro di Aldo A. Mola "Giolitti, lo statista della nuova Italia" (Firenze, Biblioteca Comunale Centrale, 28 ottobre 2004) Lelio Lagorio si � chiesto se l'esperienza di Giolitti pu� insegnare ancora qualcosa alla politica di oggi. Ha risposto di s�. La concezione giolittiana che le redini dello Stato vanno affidate a chi, insediatosi al centro dello schieramento politico, crede nel liberalismo e nei suoi metodi e attua la sua politica appoggiandosi alla mezz'ala di sinistra (e, quando � indispensabile, a quella di destra) ha avuto un continuatore nel cattolico liberale De Gasperi e avrebbe potuto averne un altro in Craxi se�.Lagorio in proposito ha ricordato l'esortazione che rivolse al leader socialista quando era Capo del Governo. Craxi non rispose ma ad Hammamet pi� tardi riconobbe che chi gli proponeva di fare come Giolitti aveva ragione. Pubblichiamo in allegato l'intervento di Lagorio.

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Costituzione Europea e valori cristiani
Religione e politica

Firenze, febbraio 2005, una rivista culturale e un convegno di studi hanno affrontato il tema del rapporto fra religione e politica in Italia e i problemi ancora in discussione dopo la firma del trattato sulla Costituzione dell'Unione Europea, in particolare la questione "se" e "come" i valori cristiani si ritrovino nella nuova Carta. Lelio Lagorio � stato invitato a partecipare sia al dibattito promosso dalla rivista sia al convegno. Quest'ultimo - organizzato dalla rivista "Italia Reale" e dalla "Alleanza Monarchica" - pur avendo dato vita ad un confronto fra culture diverse ha avuto una prevalente impronta di tradizionalismo cattolico. Alla conclusione, rivolgendosi a Lagorio, il presidente degli organismi promotori ha detto: "Lei � laico ma si sente che della vita e della politica Lei ha un alto senso religioso". Pubblichiamo in allegato una sintesi dei due interventi di Lagorio.

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